L’intervento sarà localizzato in tutte le scuole del territorio comunale che avranno espresso la loro manifestazione di interesse a partecipare al progetto, sulla base di una procedura di consultazione pubblica.
Descrizione generale dell’intervento
L’articolo 24 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità del 2006 afferma chiaramente la necessità di garantire il diritto universale a un’educazione inclusiva su tutti i livelli, indipendentemente dall’età, senza discriminazioni e in base a un principio di pari opportunità. Gli Stati firmatari devono garantire che i bambini e i ragazzi con disabilità non siano esclusi dai cicli di formazione primaria e secondaria.
La recente diffusione delle tecnologie digitali costituisce un’opportunità per rinforzare ulteriormente questo aspetto: diverse iniziative ministeriali volte a promuovere la diffusione e l’uso della tecnologia nella didattica possono avere un effetto positivo anche sulla possibilità di permettere a tutti un’esperienza di apprendimento migliore.
Obiettivo dell’intervento sarà piuttosto quello di progettare e realizzare, in modo condiviso, modelli e idee utili per la sperimentazione di ambienti di apprendimento innovativi che possano essere il più possibile accoglienti per studenti di ogni livello ed estrazione.
Le linee di intervento che si propongono sono 3:
- Laboratori informatici realizzati secondo i principi dell’Universal design for all. Dovranno essere ambienti dove “chiunque”, indipendentemente dalla sua condizione fisica, sensoriale e intellettiva, avrà la possibilità di accedere in modo agevole e autonomo. Questi ambienti dovranno mettere ogni studente nelle condizioni di agire, con modalità e strumenti differenti. Il riferimento principale è la Legge 9 gennaio 2004, n. 4, (Legge Stanca) che definisce l’accessibilità come “la capacità dei sistemi informatici […] di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistite o configurazioni particolari”. I laboratori dovranno essere rivolti a tematiche innovative;
- Accessibilità della didattica. Questo è un problema con il quale ogni insegnante, di qualunque livello scolastico, deve fare i conti: rendere accessibile un oggetto significa sostanzialmente permetterne l’uso a chiunque, indipendentemente dalle capacità personali, dalle condizioni di salute o dagli strumenti utilizzati per fruirne. L’attenzione è qui posta sul materiale didattico, comprensivo di ciò che lo studente utilizzerà nello studio in gruppo in forma laboratoriale o nello studio individuale. In questo gruppo di interventi possono essere considerati i manuali, le schede operative, i giochi didattici educativi e tutto il vasto campo della “tecnologia assistita” nel campo informatico;
- Ambienti accoglienti per l’Autismo. Questa linea di intervento mira a creare spazi che possano incutere meno soggezione, e far sì che le scuole, o parti di esse, diventino un luogo più accoglienti, dall’atmosfera più “amichevole”. È noto che le persone con autismo hanno bisogno di spazio e tempo per ritrovare la calma e fare una sorta di “reset” quando incontrano delle difficoltà nel regolare le proprie emozioni, o quando percepiscono un ambiente come troppo stimolante. Un lungo corridoio bianco con porte tutte uguali può provocare disorientamento e ansia anche in una persona neurotipica (con il termine “neurotipico” si identificano le persone che non soffrono di disturbi autistici). Allo stesso modo, stare a lungo in una stanza senza finestre con sole luci al neon può diventare intollerabile. L’adattamento di alcuni spazi, come le aule frequentate da bambini e ragazzi con autismo potranno essere così adattate, in termini di acustica, colori, luci e arredi in modo da creare ambienti che facilitino l’autoregolazione e siano dotati di spazi dedicati ad attrezzature utili per le specifiche necessità come ad esempio la macchina degli abbracci, piccoli robot che entrano in contatto diretto e immediato con il bambino o giochi specifici in ambiente multimediale.
«Scopo della progettazione è stato quello di creare ambienti favorevoli all’ insegnamento multidisciplinare, inclusivi e accessibili a tutti, offrendo a ogni alunno strumenti per poter scegliere e intervenire con la propria azione, secondo i propri tempi.»
Istituti Comprensivi:
- Falcomatà–Archi per il Plesso Pirandello;
- Cassiodoro–Don Bosco di Pellaro;
- Carducci–Vittorino Da Feltre per il Plesso Carducci;
- Galluppi–Collodi-Bevacqua per il Plesso Galluppi;
- De Amicis–Bolani per il Plesso De Amicis;
- Catanoso –De Gasperi per il Plesso De Gasperi;
- Telesio–Montalbetti per il Plesso Telesio
- Cardeto–San Sperato per il Plesso Cannavò
- G. Moscato di Gallina di Reggio Calabria per il Plesso Arangea
- Nosside – Pythagoras per il Plesso Nosside