L’intervento si inserisce nella zona sud del territorio, ovvero nel centro abitato di Pellaro. Il fabbricato, sito nelle vicinanze della statale 106, è facilmente raggiungibile con l’uso dei mezzi pubblici.
L’intervento prevede il recupero funzionale ed il riuso di un immobile confiscato alla mafia per realizzare un centro antiviolenza, punto di riferimento stabile per le vittime di violenza fisica e psicologica, anche con figli minori. Il centro erogherà attività di ascolto, di accoglienza, di aiuto e sostegno, nonché consulenza legale, psicologica e sociale, favorendo il reinserimento sociale e lavorativo delle vittime. Svolgerà attività di prevenzione attraverso interventi di sensibilizzazione, formazione e attività culturali in favore della comunità e attività di formazione e di aggiornamento degli operatori e promuoverà protocolli con istituzioni ed enti pubblici. Il centro, opererà con le case rifugio, con i servizi per la formazione ed il lavoro, con le strutture educative e scolastiche, l’associazionismo e le organizzazioni di volontariato del territorio e favorirà l’inclusione sociale ed il reinserimento lavorativo delle vittime. Il fabbricato dopo la ristrutturazione sarà suddiviso in locali idonei a garantire lo svolgimento delle suddette attività nel rispetto della privacy. Nello specifico, al piano terra saranno localizzati gli spazi destinati alle attività collettive di socializzazione, mentre al piano primo e secondo, saranno destinati i locali di ascolto, telefonico, quelli per i colloqui, le sale per gli incontri di gruppo e le sale per la formazione.